. Piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, . Giusta di glorie dispensiera è morte: Vasi accogliean le lagrime votive. Ah sì! Il testo e suddivisibile in quattro parti, secondo il suggerimento offerto dallo stesso autore. Che veleggiò quel mar sotto l’Eubea, Lieta dell’aer tuo veste la Luna Da’ lor mariti l’imminente fato; Ivi Cassandra, allor che il Nume in petto L'articolo discute l'interpretazione canonica dei versi dedicati da Foscolo a Machiavelli nei "Sepolcri". Vero è ben, Pindemonte! 49-50 appartiene alla parte finale dell’Elegy, quella non tradotta da Cesarotti: Foscolo doveva quindi conoscere il testo originale.LA RISPOSTA ALLE CRITICHE DELL’ABATE GUILLON   Il 22 giugno 1807, sul periodico milanese «Giornale Italiano», l’abate francese Aimé Guillon pubblica un articolo sui Sepolcri dandone una valutazione decisamente negativa. Foscolo replica con la Lettera a monsieur Guillon su la sua incompetenza a giudicare i poeti italiani. Per prima cosa, Foscolo fornisce un sommario del poema per dimostrare che Guillon aveva frainteso numerosi passaggi. E ne gemea250 (vv. 6 Rilevante nel testo è la funzione conativa, cioè quegli appelli attraverso i quali Foscolo vuole convincere i lettori delle sue tesi e indurli a credere alle sue affermazioni o a fare le azioni da lui raccomandate. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 2 apr 2020 alle 14:32. Firma. Giove, ed a Giove diè Dàrdano figlio, . Per me alla terra non fecondi questa.mw-parser-output .numeroriga{float:right;color:#666;font-size:70%}5Bella d’erbe famiglia e d’animali, Ed oggi nella Troade inseminata eterno splende a' peregrini un loco, eterno per la Ninfa a cui fu … v. 173-174 E tu prima, Firenze, udivi il carme Che allegrò l’ira al Ghibellin fuggìasco. Dei Sepolcri è un carme costituito da 295 endecasillabi sciolti, suddivisi in quattro parti. Mille di fiori al ciel mandano incensi: Sensi e di liberal carme l’esempio.150A egregie cose il forte animo accendono Le virtù patrie e la pietà congiunta Individua, nei primi 25 versi, quelli più significativi. Che, temprando lo scettro a’ regnatori, Non sempre i sassi sepolcrali a’ templi Ellesponto, onde i posteri navigatori dicano: Questo è il monumento d’un prode anticamente morto14. //it.wikisource.org/w/index.php?title=Dei_Sepolcri&oldid=- SCHEDA INTRODUTTIVA A MACHIAVELLI – IL PRINCIPE Se la Divina Commedia divenne il poema nazionale italiano, e Dante primo ispiratore del Risorgimento, Niccolò Machiavelli ne divenne il secondo. 9 Leggi i due brani riportati di seguito, tratti dalle Ultime lettere di Jacopo Ortis. . Il carme Dei sepolcri è l’opera più compatta di Ugo Foscolo. Gli allor ne sfronda, ed alle genti svela E tu venivi65 La ninfa a cui fu sposoGiove ed a Giove diè Dardano figlio. Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo, Ritorno il cielo, invan la patria vostra Su le fosse e famelica ululando;80 Poeta, nato a Zante nel 1778 e morto a Turnham Green, presso Londra, nel 1827. dell’EllespontoI liti. Uso di quelle genti nell’esequie e nelle inferie: Omero ci tramandò la memoria del sepolcro d’Ilo23. Su la polve degli avi il giuramento:100 Pietosa insania che fa cari gli orti130 Tradussero per lungo ordine d’anni. Un dì vedrete . È parere di molti Storici che la Divina Commedia fosse stata incominciata prima dell’esilio di Dante. E patria, e, tranne la memoria, tutto.185 Contende. O ricovrarsi sotto le grandi ale45 Nude le braccia su l’amato capo110 Cercherete! Il mio tetto materno. preziosiVasi accogliean le lagrime votive. De’ cadaveri il lezzo i supplicanti Già vivo, e i stemmi unica laude. . Il carme Dei Sepolcri, dal punto di vista della struttura, è concepito come un’epistola poetica al letterato e poeta Ippolito Pindemonte, con cui il Foscolo aveva occasionalmente affrontato i problemi connessi all’applicazione in Italia del decreto napoleonico.. Dei Sepolcri si sviluppa in 295 endecasillabi sciolti. O bella Musa, ove sei tu? 1807 Quale funzione semantica hanno? Nell’introduzione alle proprie Note di autocommento, Foscolo spiega: «Ho desunto questo modo di poesia da’ Greci i quali dalle antiche tradizioni traevano sentenze morali e politiche, presentandole non al sillogismo de’ lettori, ma alla fantasia ed al cuore». Ed are a’ figli; e uscìan quindi i responsi CC BY-SA 3.0 Di moto in moto; e l’uomo e le sue tombe20 Di notte, i viaggiatori che passano vicino a Maratona possono ancor oggi assistere a visioni notturne: soldati combattenti, rumori di battaglia, pianti di morte.vv. È anche il mezzo, l’unico, che permette di vendicare, simbolicamente, un destino iniquo: grazie all’Iliade si onora e si compiange la sventura di Ettore. E dicea sospirando: Oh se mai d’Argo, Onde all’Anglo che tanta ala vi stese Placando quelle afflitte alme col canto, Dei sepolcri è l'opera di Ugo Foscolo più compatta e conclusa. Ripensa con nostalgia all’isola dove è nato, Zante ... Gian Dioniso Foscolo, chiamato Giovanni, aveva tre anni in meno del fratello Ugo. . Proteggete i miei padri. . Ai cari estinti, una fragranza intorno Anch’egli, come il fratello maggio... Update your browser to view this website correctly. Che ove speme di gloria agli animosi Te beata, gridai, per le felici165 «Manes animae dicuntur melioris meriti quae in corpore Ippolito, a’ tuoi verdi anni correvi! E nutrìa contro a’ Persi in Maratona Ove Atene sacrò tombe a’ suoi prodi,200 nella battaglia; e tutte le notti vi s’intende un nitrir di cavalli, e veggonsi fantasmi di combattenti»12. I Sepolcri, il famoso carme di Ugo Foscolo: parafrasi, commento, metrica. Il sepolcro pagano, infatti, rappresentava una testimonianza di affetti, di memorie e di pietose usanze e, insieme, era uno strumento di educazione civile. «Nel campo di Maratona è la sepoltura degli Ateniesi morti . una fragranza intornoSentia qual d’aura de’ beati Elisi. Ove una volta la fortuna cessi Se può destarla con soavi cure Onnipotenza delle umane sorti, Affermando che le idee sviluppate nel carme non sono nuove, probabilmente Foscolo allude al dibattito, che si era sviluppato in Francia già durante la Rivoluzione, intorno al valore dei sepolcri, contro le fosse comuni e a favore del recupero di una pietas funebre. Di puri effluvi i zefiri impregnando115 E la mesta armonia che lo governa,10Nè più nel cor mi parlerà lo spirto 3 Analizza l’aspetto fonosimbolico dei vv. E sien ministri al vivere civile A me non danzeran l’ore future, e chi sedeaA libar latte. Nel suo grembo materno ultimo asilo35 91-129) prosegue (vv. Pregaro i Geni del ritorno al prode nostro Genii dicuntur; corpori renuntiantes, Lemures; E a questi marmi Intestazione Servizi on line per gli studenti. . 8 Ti proponiamo qui di seguito un brano tratto dal Dialogo sopra la nobiltà di Giuseppe Parini, poeta citato da Foscolo sia nei Sepolcri sia nell’Ortis. E tu, onore di pianti, Ettore, avrai, Dèsti a quel dolce di Calliope labbro, Che Amore in Grecia nudo e nudo in Roma E sorridevi a lui sotto quel tiglio Non di tesori eredità, ma caldi. I miserandi avanzi che Natura95, Con veci eterne a’ sensi altri destina. Eterno splende a’ peregrini un loco Verso 8-9 . Con questi grandi abita eterno: e l’ossa L'opera vide luce presso la "Tipografia … Dal santuario. D’un velo candidissimo adornando, v. 126-127. . Ove più il Sole Onde d’Elettra tua resti la fama. Dei sepolcri, carme di Ugo Foscolo, versi 151-212: parafrasi, tematica, analisi, metrica. . venne; e all’ombre cantò carme amoroso. 100% D’armi ferree vedea larve guerriere E una forza operosa le affatica Alle obblîate sepolture. . . Del tuo Parini? piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, fra ’l compianto de’ templi acherontei, fuor de’ guardi pietosi, e il nome a’ morti, spirar l’ambrosia, indizio del tuo nume, cui già di calma era cortese e d’ombre, dalla squallida notte. La morta amica almen guarda dal cielo Per la patria versato, e finchè il Sole Che distingua le mie dalle infinite, Ossa che in terra e in mar semina morte?15 Condividi Tweet. Ove al Tidide e di Laerte al figlio Siedon custodi de’ sepolcri, e quando230. Di luce limpidissima i tuoi colli Più Mondi, e il Sole irradiarli immoto, 51-90 Una legge recente impone che le tombe rimangano senza il nome di chi vi è sepolto e che siano collocate lontano dalle abitazioni. Testo della poesia con a fronte la parafrasi e approfondimento figure retoriche. “Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo. Scrivete. La virtù greca e l’ira. Questi versi sono stati scritti in pochi mesi tra l'estate e l'autunno del 1806 ed in seguito pubblicati nel 1807 mentre il poeta era ospite dell'amata contessa Marzia Martinengo Provaglio presso Palazzo Martinengo nel centro di Brescia. Il tempo con sue fredde ale vi spazza E uscir del teschio, ove fuggìa la Luna, Mausolei di Niccolò Machiavelli, di Michelangelo, architetto Vergini, dove le conduce amore Premio miglior la volontà de’ fati, D’effigïati scheletri: le madri Mausolei di Niccolò Machiavelli, di Michelangelo, architetto del Vaticano: di Galileo, precursore di Newton; e d’altri grandi nella chiesa di Santa Croce in Firenze. Forse tu fra plebei tumuli guardi70 Nella mente de’ suoi? Quindi trarrem gli auspici. Per Foscolo, infatti, la classicità è un’epoca storica esemplare, al cui insegnamento bisogna sempre attingere. Servar nelle miserie altero nome. Io quando il monumento le mura, opra di Febo, 4 Individua e spiega l’ossimoro nei vv. Le tombe nel mondo classico ebbero una funzione importante sia per la famiglia sia per la patria. 10 Fra i grandi personaggi citati nel testo, particolare rilievo assumono le figure dei poeti. Poesie I temi trattati dal carme riguardano la questione del rapporto della ideologia e della morale laica e materialistica, nata dall’Illuminismo e patrocinata dalla rivoluzione, con i grandi temi tradizionalmente gestiti dalla religione. Silenzi si spandea lungo ne’ campi . . E tu i cari parenti e l’idïoma175 Poesia di un giovine ingegno nato alle lettere e caldo d’amor patrio: la trascrivo per tutta lode, e per mostrargli quanta memoria serbi di lui il suo lontano amico. Siedon custodi de' sepolcri, e quando il tempo con sue fredde ale vi spazza fin le rovine, le Pimplèe fan lieti di lor canto i deserti, e l'armonia vince di mille secoli il silenzio. sugli estinti A noi145 E senza tomba giace il tuo Ove Arno è più deserto, i campi e il cielo 226-295 Esule per il desiderio di gloria e per l’ingiustizia degli uomini, Foscolo si augura di poter rievocare gli eroi antichi con il suo canto, ben più potente della morte e del tempo. Rapìan gli amici una favilla al Sole 201-212. L’isola d’Eubea siede rimpetto alla spiaggia ove sbarcò Dario. L’urne de’ forti, o Pindemonte; e bella Il primo monumento che Foscolo ricorda è quello di Niccolò Machiavelli, Segretario della Repubblica Fiorentina, morto in esilio nel 1527. 151-212 Le tombe dei grandi uomini danno ispirazione e forza: la presenza dei sepolcri di Machiavelli, Michelangelo e Galileo, nella chiesa di Santa Croce, insieme al fatto di aver dato i natali a Dante e Petrarca, fanno sì che Firenze sia, tra tutte le città italiane, quella più gloriosa. 5 Analizza la sintassi dei vv. Dall’insultar de’ nembi e dal profano LA POESIA DEL CARME “ DEI SEPOLCRI “ Il Carme è un’epistola in endecasillabi sciolti dedicata a Ippolito Pindemonte, composto tra il giugno e il settembre del 1806 e pubblicato nell’aprile del 1807; l’origine del carme deriva dalle conversazioni con Isabella Teotochi Albrizzi e con Ippolito Pindemonte … Ho udito che questa fama delle armi portate dal mare sul sepolcro del Telamonio prevaleva presso gli Eolii che posteriormente abitarono Ilio»17. Denis Diderot interpreta il Principe come una satira del tiranno e Rousseau vi vede «il libro dei repubblicani», dove Machiavelli «fingendo di dare lezioni ai re, ne ha date di grandi ai popoli». Gemeranno gli antri Lasciando agl’intendenti di giudicare sulla ragione poetica e morale di questo tentativo, scriverò le seguenti note onde rischiarare le allusioni alle cose contemporanee, ed indicare da quali fonti ho ricavato le tradizioni antiche. I prenci argivi eternerà per quante290 . Numele diplomatului, filosofului, omului politic È i scriitorului florentin Niccolo Machiavelli este cunoscut celor mai mulÅ£i dintre noi prin prisma unei zicale, a unui proverb: â Scopul scuzÄ mijloaceleâ . In questo senso, la questione delle sepolture è solo un simbolo: ciò che conta, agli occhi di Foscolo, è che la civiltà greco-latina incarni un complesso di valori (entro il quale c’è anche il rispetto per i defunti) che il presente ignora e che, invece, sarebbe molto utile recuperare.LA POESIA CHE RENDE ETERNI   La poesia ha la funzione di rendere eterno il ricordo degli uomini, dei luoghi e delle azioni gloriose. Tra l’altro, la citazione letterale da Gray indicata in nota ai vv. Giace in Santa Croce. 23-40 Tuttavia, fino a che siamo in vita, è giusto non privarsi dell’illusione che sia possibile non morire del tutto grazie al ricordo di chi ci sopravvive, di coloro con cui si è potuto stabilire una «corrispondenza d’amorosi sensi». Niccolò di Bernardo dei Machiavelli noto semplicemente come Niccolò Machiavelli ( Firenze, 3 maggio 1469 – Firenze, 21 giugno 1527) è stato uno storico, filosofo, scrittore, drammaturgo, politico e diplomatico italiano, secondo cancelliere della Repubblica … Amaranti educavano e viole125 Ma i Penati di Troja avranno stanza . Genealogia accolta da Virgilio e da Ovidio20. DUODECIM TABULAE. L’opulenza e il tremore, inutil pompa 151-185) Se c’è un luogo da cui gli spiriti alti e audaci attingano incitamento alla gloria, di lì si dovranno trarre gli auspici per la riscossa della patria. Talami e il regno della Giulia gente.240 . 78-90. Pascerete i cavalli, a voi permetta265 Sentia qual d’aura de’ beati Elisi. Come mostrano l’epigrafe tratta dalle Dodici tavole e i fatti e i miti citati, nel mondo classico i diritti dei morti venivano rispettati e le tombe ispiravano ai vivi azioni gloriose. . v. 193 Ove Atene sacrò tombe a’ suoi prodi. . E tu gli ornavi del tuo riso i canti E di fiori adorata arbore amica Gli uomini sono materia e la materia è in continua trasformazione: quella esistente viene distrutta perché da essa nasca quella futura. Nel famoso passaggio del carme Dei sepolcri di Ugo Foscolo, Il principe venne considerato non come positiva esposizione dei modi realistici e impietosi con cui si acquista e si mantiene il Il sacro vate, Serbi l’Itale glorie, uniche forse Vagolando, ove dorma il sacro capo La rievocazione degli usi sepolcrali (vv. Verso 212-213 Alle prode Retée l’armi d’AchilleSovra l'ossa d’Ajace. Lascia alle ortiche di deserta gleba Il gemer lungo di persona morta Dopo l’esequie, errar vede il suo spirto . E fe’ sacro quel corpo e la sua tomba. L’Iliache donneSciogliean le chiome. © 2021 De Agostini Scuola - P.IVA 01792180034 - De Agostini Scuola spa è certificata UNI EN ISO 9001 da, All’ombra de’ cipressi e dentro l’urne, né da te, dolce amico, udrò più il verso, qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso, di moto in moto; e l’uomo e le sue tombe, Ma perché pria del tempo a sé il mortale, nella mente de’ suoi? v. 97 Testimonianza ai fasti eran le tombe. E l’estreme sembianze e le reliquie E inaugurate immagini dell’Orco140 Me ad evocar gli eroi chiamin le Muse La prima parte affronta il tema dell’utilità delle tombe e dei riti dedicati ai morti. Fra ’l compianto de’ templi Acherontei, Verso 117 e seg. «Gli Achei innalzino a’ loro Eroi il sepolcro presso l'ampio Morte apparecchi riposato albergo, Che il lombardo pungean Sardanapalo, Rendea nel grembo a Venere Celeste; Ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve Prenderemo in considerazione la prima parte. I periodi sono di notevole ampiezza (il secondo è di dodici versi e mezzo), ricchi di subordinate e di figure retoriche che scompigliano l’ordine naturale delle parole, come le anastrofi e gli iperbati («questa / bella d’erbe famiglia e d’animali», vv. L’ammiraglio Nelson prese in Egitto a’ Francesi l’Oriente vascello di primo ordine, gli tagliò l’arbore maestro, e del troncone si preparò la bara; e la portava sempre con sè. Il senso dei “Sepolcri” sta dunque nel tentativo di dissolvere l’immagine tetra, orrida della morte – come annientamento senza possibilità di scampo – e di affermare invece la possibilità di morire senza angoscia. quanta gloria ne sarebbe ridondata al suo figliuolo3!». Scalpitanti su gli elmi a’ moribondi, Che lei dalle vitali aure del giorno Gli sarà muta l’armonia del giorno, Però che quando Elettra udì la Parca Quando saremo morti, ci sarà indifferente il fatto che esista o non esista una lapide che riporta il nostro nome.vv. Contaminò; nè le città fur meste Eterno per la Ninfa a cui fu sposo E l’estinto con noi, se pia la terra Antichissime ombre, e brancolando Epistole e poesie campestre d’Ippolito Pindemonte. Men si dorrà di consanguinei lutti 4-5, invece di “questa bella famiglia d’erbe e d’animali”). Poi, sostiene che «questo componimento, spogliato che sia delle immagini dello stile e degli affetti, rimane senza un’unica idea nuova. Ugo Foscolo Secreti, e tutta narrerà la tomba, Ilio raso due volte e due risorto285 Irato a’ patrii Numi; errava muto190 Si tratta di un carme composto da 295 endecasillabi sciolti. 1 Il carme Dei sepolcri può essere considerato, a buon diritto, una summa del pensiero di Foscolo: in esso convergono riflessioni di ordine filosofico-esistenziale, storico-politico, civile, letterario. 213-225 Pindemonte, che in gioventù ha viaggiato per la Grecia, ha visto di certo fantasmagorie simili e ha ascoltato il rumore delle onde greche; quelle onde che hanno restituito ad Aiace le armi di Achille, che gli intrighi di Ulisse gli avevano sottratto. Il Foscolo poi passa ad esaltare il valore politico e nazionale delle tombe, celebra Firenze per la bellezza del paesaggio, per essere stato culla di poeti ma soprattutto per il privilegio di custodire nella chiesa di S. Croce le tombe dei nostri grandi da Machiavelli a Michelangelo a Galilei. . . Era rito de’ supplicanti e de' dolenti di sedere presso l’are e i sepolcri. La difficoltà di decifrare lo sviluppo del ragionamento è stata un ostacolo insormontabile per molti lettori, anche per quelli che erano stati educati alla poesia classica: tra di loro Pietro Giordani (1774-1848), che definì il poemetto un «fumoso enigma». Qui veniva, infatti, Alfieri a nutrire il suo amore di patria, proprio come gli Ateniesi andavano presso le tombe di Maratona. Dai Sepolcri del Foscolo alla tomba di Michelangelo: dai morti un’eredità di valori e ricordi. Celeste dote è negli umani; e spesso Sgombrò primo le vie del firmamento: Singulto i rai di che son pie le stelle85 Ove fia santo e lagrimato il sangue ), storici e geografici (la battaglia di Maratona, v. 199; l’Eubea, v. 202; l’Ellesponto, v. 217), poetici (Omero, Achille, Aiace). il monumentoVidi ove posa il corpo di quel grande. Spirar l’ambrosia, indizio del tuo nume, 7 Leggi l’ode 30 del libro III delle Odi di Orazio (Exegi monumentum aere perennius). Il navigante Tra le molte origini de’ Dardanidi, trovo in due scrittori Aure pregne di vita, e pe’ lavacri Popolate di case e d’oliveti Tramandare il ricordo attraverso la scrittura, e in particolare attraverso la poesia, permette anche di punire, nel tempo, gli uomini ingiusti: della frode di Ulisse, che sottrasse ad Aiace il premio meritato, si parla ancora oggi. Indarno De’ suburbani avelli alle britanne Lo fan d’ozi beato e di vivande. «Memoria Josiae in compositione unguentorum facta opus pigmentarii»8. Indice:Opere scelte di Ugo Foscolo II.djvu Invidierà l’illusion che spento . A illuminar la sotterranea notte,120 Wikipedia ha una voce di approfondimento su Dei Sepolcri, Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Ugo Foscolo, Indice:Opere scelte di Ugo Foscolo II.djvu, //it.wikisource.org/w/index.php?title=Dei_Sepolcri&oldid=-, 20200402143229, //it.wikisource.org/w/index.php?title=Dei_Sepolcri&oldid=-, Lo scoliaste antico di Licofrone al verso 19. Ho desunto questo modo di poesia da’ Greci, i quali dalle Achille, e Pirro ultimo distruttore di Troja. PRESENTAZIONE: Foscolo scrisse il poemetto nel 1806 e lo pubblicò l’anno dopo a Brescia. Vidi ove posa il corpo di quel grande155 La morte, infatti, dispensa le glorie secondo giustizia.vv. Perchè gli occhi dell’uom cercan morendo Fremono amor di patria. Di che lagrime grondi e di che sangue; . Certo udisti suonar dell’Ellesponto Nè passeggier solingo oda il sospiro Il Petrarca nacque nell’esilio, di genitori fiorentini: Gli antichi distingueano due Veneri; una terrestre e [p. 78 modifica]sensuale, l’altra celeste e spirituale11: ed aveano riti e sacerdoti diversi. Il dialogo si svolge fra l’anima di un poeta e quella di un nobile, sepolti l’uno accanto all’altro. i cantiChe il Lombardo pungean Sardanapalo. Alle prode Retèe l’armi d’Achille Sorgon cippi e marmorei monumenti. La questione è quella del senso della morte e del rapporto tra scomparsi e superstiti E le dolci vigilie, e non mi assente i cari parenti e l’idiomaDesti a quel dolce di Callìope labbro. Della morte men duro? Attenzione! Del perdono d’Iddio: ma la sua polve Asterrà pio dalle devote frondi Perchè non copre, o Dea, l’urna del vecchio, Cui già di calma era cortese e d’ombre. Verifica analogie e differenze rispetto a ciò che sostiene Foscolo circa la funzione delle sepolture. Da che le mal vietate Alpi e l’alterna Corrispondenza d’amorosi sensi,30 «Vi sono de’ grossi borghi e delle piccole città in Inghilterra, dove precisamente i Campi Santi offrono il solo passeggio pubblico alla popolazione; vi sono sparsi molti ornamenti e molta delizia campestre»10. A causa di questa legge il poeta Parini, defunto da poco, giace in un sepolcro anonimo, forse in una fossa comune insieme a ladri e assassini. Del maggior pino, e si scavò la bara. Tutte cose l’obblio nella sua notte; Alcuni passaggi sintattici sono schiettamente latini: per esempio Che al v. 186 è ricalcato sul Quod latino in principio di frase, che significa “e per questo motivo”, “perciò”.Anche il lessico è di livello alto, letterario. Anche il tema sepolcrale – ossia il parlare della morte – era stato trattato da molti poeti del tardo Settecento, poeti che si è soliti riunire sotto l’etichetta di “preromantici” (anche se è molto discutibile classificare un qualsiasi fenomeno culturale riferendolo a ciò che verrà dopo, in questo caso al Romanticismo). Senti raspar fra le macerie e i bronchi D’evirati cantori allettatrice, E un incalzar di cavalli accorrenti210 Per lei si vive con l’amico estinto Cui solo è dolce il muggito de’ buoi Fra queste piante ov’io siedo e sospiro Lodi onorato e d’amoroso pianto:90Dal dì che nozze e tribunali ed are Ivi posò Erittonio: e dorme il giusto Milano, la sua città, non lo ricorda: da lui non può germogliare nulla, visto che nulla ne rammenta l’esistenza.vv.91-150 Da quando l’uomo ha iniziato a evolvere dallo stato ferino, grazie all’istituzione del matrimonio, della legge e della religione, i corpi dei morti sono stati preservati dallo strazio della natura e delle belve. Poca gioia ha dell’urna; e se pur mira v. 125-126 Amaranti educavano e violeSu la funebre zolla. Che tronca fe’ la trîonfata nave135 Piantan di Priamo, e crescerete ahi! In queste tombe; chè de’ Numi è dono270 Nei Paesi in cui non esiste più l’amor patrio, le tombe sono un inutile sfarzo: i giovani nobili italiani, pur vivi, sono in realtà dei morti, perché come onore possono vantare unicamente il loro casato. Ed oggi nella Troade inseminata eterno splende a' peregrini un loco, eterno per la Ninfa a cui fu … . Vedea per l’ampia oscurità scintille, Balenar d’elmi e di cozzanti brandi, Fra ’l compianto de’ templi Archerontei. Che dagli antri abduani e dal Ticino60 Chiedente la venal prece agli eredi Ma cipressi e cedri v. 210-211 . Nè da te, dolce amico, udrò più il verso . Onde fur Troja e Assàraco e i cinquanta Del mortale pensiero animatrici. Siedon custodi de' sepolcri, e quando il tempo con sue fredde ale vi spazza fin le rovine, le Pimplèe fan lieti di lor canto i deserti, e l'armonia vince di mille secoli il silenzio. Le parche cantando vaticinavano le sorti degli uomini nascenti e de’ morenti. Dei Sepolcri Confortate di pianto è forse il sonno Qual fia ristoro a’ dì perduti un sasso . Le fontane versando acque lustrali A te fur care le mie chiome e il viso245 Sciogliean le chiome, indarno, ahi! 4. Tra le sue mura la città, lasciva . La tomba con il nome del defunto ha quindi una sua funzione: visitata da parenti e amici permette di mantenere viva la memoria di chi non c’è più.vv. Appunto di letteratura italiana per le scuole superiori che descrive e spiega nel dettaglio l'opera letteraria Dei Sepolcri dell'autore Ugo Foscolo. I recenti viaggiatori alla Troade scopersero le reliquie del Di vedovili lagrime innaffiati. Religïosa pace un Nume parla: E santamente toccherà l’altare, Penetrar negli avelli, e abbracciar l’urne, Oltre l’isole Egée, d’antichi fatti Mendico un cieco errar sotto le vostre280 Rileva le analogie con i passi dei Sepolcri nei quali Foscolo riflette sugli stessi concetti. presto [p. 77 modifica]E in un’urna sepolcrale: «Negli unguenti, o figliuolo, l'anima tua»9. A lui non ombre pose Venne spesso Vittorio ad ispirarsi, L’onda incitata dagl’inferni Dei.225E me che i tempi ed il desio d’onore Così io scrittore vidi Vittorio Alfieri negli ultimi anni della sua vita. Per far più bello l’ultimo trofeo «Lo scudo d’Achille innaffiato del sangue d’Ettore fu con iniqua sentenza aggiudicato al Laerziade; ma il mare lo rapì al naufrago facendolo nuotare non ad Itaca, ma alla tomba [p. 79 modifica]d’Aiace; e manifestando il perfido giudizio dei Danai, restituì a Salamina la dovuta gloria16. Unico spirto a mia vita raminga, Che dal tumulo a noi manda Natura.50Pur nuova legge impone oggi i sepolcri I Sepolcri, dunque, non sono soltanto un testo speculativo, cioè una presa di posizione all’interno di un dibattito, un testo che persuade i lettori con il freddo ragionamento: sono anche un’opera che si prefigge obiettivi pratici, che vuole infiammare l’animo dei lettori e spingerli all’azione.IL MONDO CLASSICO: UN MODELLO PER IL MONDO ATTUALE   Nei Sepolcri ci sono numerosi riferimenti al mondo classico: mitologici (le ore, v. 7; Dite, v. 25; i templi acherontei, v. 44; la musa Talia, v. 54 ecc. Non vive ei forse anche sotterra, quando A quale modello letterario del secondo Settecento sembra far riferimento Foscolo in questi versi potentemente realistici? Testimonianza a’ fasti eran le tombe, Armi e sostanze t’invadeano, ed are Su gli estinti, Non sempre i sassi sepolcrali a’ templi, fean pavimento; né agl’incensi avvolto, perché gli occhi dell’uom cercan morendo, Già il dotto e il ricco ed il patrizio vulgo, gli allòr ne sfronda, ed alle genti svela, alzò in Roma a’ Celesti; e di chi vide, che allegrò l’ira al Ghibellin fuggiasco, cercar la pugna; e all’orror de’ notturni, scalpitanti su gli elmi a’ moribondi,
, e pianto, ed inni, e delle Parche il canto, ivi Cassandra, allor che il Nume in petto
. E voi palme e cipressi che le nuore Il carme “Dei Sepolcri” fu composto da Foscolo tra il giugno e il settembre 1806, ma fu pubblicato nell’aprile del 1807 a Brescia. v. 131-132 . Quale ritmo conferisce al passo? Che le ricetta. degli antichi. Cercar la pugna; e all’orror de’ notturni E qui dovranno venire per prendere ispirazione gli Italiani, quando vorranno risorgere dall’abiezione politica e morale che ora affligge il loro Paese. Nell’Ortis, Foscolo aveva già espresso un’idea simile: «Se avete braccia in catene, perché inceppate da voi stessi anche il vostro intelletto di cui né i tiranni né la fortuna, arbitri d’ogni cosa, possono essere arbitri mai?