Noi di Jordan Peele horror 2019 spiegazione della trama del finale dei temi del film con Lupita Nyong'o riferimenti citazioni analisi del film curiosità È una penosa guerra senza giusti. Emma Stone è incinta del suo primo figlio! Uscita al cinema il 04 aprile 2019. Noi, la descrizione dei finale, della simbologia e dei significati nascosti nel film di Jordan Peele con Lupita Nyong'O. Il loro Dio in questo caso è Adelaide, l’unica in grado di comunicare con il mondo esterno. I peggiori film del 2020 secondo la redazione di FilmPost, I migliori film del 2020: i titoli più belli usciti in Italia quest’anno. Kadaver, film norvegese del 2020 disponibile in Italia su Netflix dal 22 ottobre, risponde a questa domanda. Nella mitologia e nei film la comparsa di una copia identica è solitamente associata ad un presagio o comunque ad un evento fortemente negativo. Buona lettura. L’altra sera ho rivisto un vecchio film che per me ha un significato biografico un po’ speciale, dal momento che i suoi protagonisti affrontano il passaggio tra l’adolescenza e il mondo adulto e uscì nelle sale cinematografiche proprio quando io avevo la loro età e … In Enemy un significato nascosto si cela dietro ai simboli, dietro alle frasi dette senza enfasi, dietro a gli sguardi. La tensione viene costruita grazie ad elementi tipici dell’horror ma anche del thriller; si fa molto meno affidamento sui jumpscares e molto di più sulla costruzione della suspence di scena. Durata 120 minuti. Una pellicola ambiziosa che assieme a Scappa – Get Out cerca di rinnovare quell’ horror che si affida ormai da troppi anni ad esorcismi e jumpscares. È una paura viscerale, fisica e “profondamente umana”, sembra quasi di poterla toccare. Ci eravamo lasciati con non poche perplessità circa l’evoluzione di questo genere negli ultimi anni. Ambientato in un mondo post-apocalittico in cui si uccide per una lattina di cibo, il film racconta la storia di una famiglia sopravvissuta. Il film ci mostra il più classico dei nuclei familiari, composto da padre, madre e due figli che decidono di trascorrere le vacanze nella loro casa al mare. Non è chiaro quanto esattamente ricordi delle sue azioni; per buona parte del film pare proprio che la donna creda di essere lei l’originale e di essere legittimamente in pericolo. Enemy: la chiave della spiegazione del film nella frase che lo introduce: “il caos è ordine non ancora decifrato”. che tutti noi conosciamo intrinsecamente e nonostante ciò tendiamo a sotterrarlo. Reunion: i registi del nuovo Scream al lavoro su un horror per la MGM, Jordan Peele: il suo terzo film da regista ha una data di uscita, Hereditary: secondo uno studio è il film più pauroso di sempre, Cadaver: recensione dell’horror psicologico norvegese, I migliori film sulla prigione da vedere secondo FilmPost, I migliori film da vedere su Amazon Prime Video, I migliori film romantici da vedere assolutamente. Mentre “in alto” le persone vivono nell’egoismo, “sotto” gli abitanti nutrono odio, rabbia ed invidia. La sua è una paura disturbante che ci rende particolarmente nervosi. Essi grideranno a me, ma io non li ascolterò”. Pelee vuole mostrarci come una persona nata nella miseria possa comunque avere fortuna e successo se dotata dei giusti mezzi. La scelta deriva in primo luogo dalla forte valenza simbolica di quest’arma; ci si riferisce al taglio netto di quel rapporto di dipendenza tra copie ed originali. Procediamo quindi con l’analisi di Noi (Us). Se il soggetto, gli autori ed eventuali detentori di diritti dovessero avere qualcosa in contrario alla pubblicazione, si prega di segnalarlo alla redazione, alla mail filmpostitalia@gmail.com. Se Get Out si concentrava maggiormente sul tema razziale Us, a seconda delle interpretazioni, porta avanti una metaforica analisi sulla lotta del singolo individuo contro se stesso e le proprie paure. Sosia “perde” la capacità di parlare dopo il suo incidente perché – in quanto è solo una copia – deve effettivamente imparare come si fa. Per comodità, d’ora in poi, useremo Sosia per riferirci all’Adelaide nata nel sottosuolo, ma che ha preso il posto dell’originale, e useremo semplicemente Adelaide, per identificare quella originale (che torna per cercare vendetta). Le copie sono un esperimento governativo fallito che ora sta cercando di trovare un suo posto nel mondo e l’unico modo per riuscirci pare essere quello di eliminare il proprio originale. Spesso ce la prendiamo con il diverso, ma in questo film il mostro Io & Marley: la storia vera del film con Owen Wilson e Jennifer Aniston. Us ne ha pochi, abbastanza telefonati, ma comunque ben amalgamati nelle sequenze più scary ed action del film. Donnie Darko: spiegazione del film cult con Jake Gyllenhaal I n questo articolo noi di Film Post proveremo a dare un’ennesima spiegazione a Donnie Darko, il film di Richard Kelly con Jake Gyllenhaal uscito nel 2001. Le ombre emergono dalla loro prigione sotterranea con fini violenti, ma dopo aver ucciso la loro controparte si prendono per mano, mettendosi in fila per raggiungere – come una catena – entrambe le coste USA. Il saggio di danza era stato un modo per mostrare la sua unicità e la sua capacità di parlare (che le altre copie non hanno) le ha permesso di guidare la rivolta. Consigli per la visione V.M. Come va avanti a spiegare, però, l’esperimento è fallito e le copie sono state abbandonate a loro stesse. Un breve accenno di trama che approfondiremo poi. 14. Attenzione, però: come avrete già immaginato l’articolo è pieno di spoiler e vi sconsigliamo di leggerlo prima di aver visto il film. DISCLAIMER: Le foto presenti nel sito FilmPost.it sono prese da internet, quindi valutate di pubblico dominio. Inoltre, come spesso avviene nel genere horror, la scelta ricade anche qui sull’utilizzo di armi bianche perchè psicologicamente incutono maggior nervosismo e paura nello spettatore, oltre a garantire una violenza ancora più cruenta. Lo vediamo più volte sul cartello di un senzatetto a Santa Cruz, la prima vittima della carneficina delle copie. I frenetici movimenti di camera e cambi di inquadratura nelle sequenze più action accrescono la tensione ed il nervosismo del pubblico. Anche nelle sequenze iniziali Peele utilizza in maniera eccellente il grandangolo, anche se in maniera molto più ordinaria. Una notte vengono attaccati da quella che sembra a tutti gli effetti una famiglia composta dai loro strambi doppioni e non hanno buone intenzioni. Proprio quando pensiamo di aver colto l’essenza di Noi il finale ribalta tutto e ci costringe a rimettere insieme i pezzi riconsiderando le nostre interpretazioni. L’idea nasce dalla concezione che i nostri peggior nemici a volte siamo noi stessi, che ognuno di noi cela un lato oscuro che cerca quotidianamente di reprimere per poter vivere in una società civile. Personaggi e disturbanti situazioni surreali sono gli ingredienti segreti di questa nuova miscela esplosiva. Gran parte della spiegazione sulle origini delle copie è lasciata inesplorata da Jordan Peele. N oi recensione. Il parco giochi che ci viene mostrato nelle scene iniziali è un po’ la metafora di un paese dei balocchi, un mondo fatto di divertimenti, luci, suoni, mele candite, eccessi e futilità. Oltre a questo (ndr. “Adoro la mitologia legata all’alter ego e i film che Come già anticipato dai primi promo della pellicola, al centro di Noi c’è la storia di una normale famiglia afroamericana, … Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Forse andando ad analizzare nello specifico la sceneggiatura troveremo diverse piccole incongruenze e forzature, difficili da spiegare con gli elementi forniti dal film. Noi di Jordan Peele è nei cinema dal 4 aprile distribuito da Universal, ma ha lasciato molti dubbi: ecco la spiegazione del film e del suo finale contorto. Siamo noi i nostri peggiori nemici, un aspetto Noi (Us) Già nel brillante esordio "Scappa-Get Out," Jordan Peele aveva saputo rimodellare la filmografia di genere in chiave militante, innestando all’interno di una cornice romeriana il riflesso dell’America contemporanea.E parlando di riflessi, proprio la virtù della specularità conquista in "Noi" una preminenza prospettica che dirige ogni sforzo critico e interpretativo. Spesso le inquadrature sono dal basso verso l’ alto, opprimenti e claustrofobiche. Prima di inoltrarci nella spiegazione del finale vero e proprio è meglio fare il punto sulle premesse effettive del film e il loro significato nascosto. Analizziamo Parasite, il film di Bong Joon-ho, per capirne il significato e spiegare alcuni dei passaggi cruciali del film e del finale. Da questo punto di vista il suo predecessore, Get Out, ha una storia più solida e coerente. La sosia di Adelaide – leader della comunità di copie – rapisce Jason e lo porta nei tunnel che per anni e anni sono stati la casa dei doppioni. In un articolo pubblicato qualche tempo fa ripercorrevamo in maniera sommaria la storia dell’horror fino ad oggi. Noi (Us) - Un film di Jordan Peele. Sembra a tutti gli effetti un lieto fine, almeno fino a quando scopriamo che le due si erano scambiate da bambine quando la copia aveva attaccato l’originale, prendendo il suo posto e costringendola a crescere nei tunnel insieme alle altre copie. Il colpo di scena finale ci mostra come in realtà la vera Adelaide, scambiata ad inizio storia, sia cresciuta nell’oscurità dei sotterranei mentre il suo doppelganger nel mondo reale. Uno degli aspetti ricorrenti in Noi, che viene lasciato inesplicato, è il ripetuto riferimento al passaggio della Bibbia Geremia 11:11. I doppioni che attaccano la famiglia Wilson e il resto della popolazione americana in Noi sono delle copie perfette, delle ombre. Ovviamente c’è qualcosa di più oscuro nella connessione tra le due Adelaide. Procediamo quindi nella spiegazione di Memento, film del 2000 diretto da Christopher Nolan, regista, tra gli altri, de Il cavaliere oscuro, Inception, Interstellar e Dunkirk. A dare gli ordini è il clone della madre, Red, che con una voce distorta dà piccoli accenni di spiegazione. Anche Alfred Hitchcock ne La donna che visse due volte affrontò, sebbene in maniera un po’ differente, la medesima tematica. Viene trasmessa una pubblicità dell’evento Hands Across America e poco dopo la vediamo insieme ai suoi genitori nel luna park che si trova sul lungomare di Santa Cruz. Un film molto amato dalla critica, meno dal pubblico. Il nuovo film di Jordan Peele, Noi, ha già avuto un successo strepitoso oltreoceano e non dubitiamo che lo stesso avverrà nelle sale italiane. Ecco perché noi di Film Post vogliamo provare a dare ad Enemy una spiegazione del finale. Noi: spiegazione del film di Jordan Peele Il nuovo film di Jordan Peele, Noi, ha già avuto un successo strepitoso oltreoceano e non dubitiamo che lo stesso avverrà nelle sale italiane. Un genere che cambia, che evolve e che non cerca solo di impaurire il suo pubblico; carico di allegorie Noi di Jordan Peele si apre a molteplici chiavi interpretative e cerca di comunicare più di quello che mostra. Amityville Possession: la vera storia della strage di Ronald DeFeo Jr. Dafne Keen: 5 cose che non sai sull’attrice di Logan e His dark materials, Emma Stone è in attesa del primo figlio [FOTO], We Can Be Heroes: Netflix annuncia il sequel del film di Robert Rodriguez, Tanya Roberts è viva: lo conferma il suo rappresentante. Non solo la storia con le sue molteplici chiavi interpretative, bensì anche il montaggio, la recitazione, la regia, la fotografia e le colonne sonore denotano un lavoro ambizioso e di alto livello. Il domani tra di noi: analisi e spiegazione del film con Idris Elba. Le vesti dei doppelgangher sono tinte di rosso, il colore del sangue. Abbiamo sentito il bisogno (ed il dovere) di scrivere una breve analisi su Us, ultima fatica di Peele. Guardiani della Galassia: i 20 errori che nessuno ha notato! Tra strani flashback di non facile collocazione iniziale e conigli in gabbia, Noi mostra una famiglia che trascorre le vacanze al mare, con la madre Adelaide che ha la strana sensazione che qualcosa di brutto stia per succedere. ha la nostra faccia.” (Jordan Pelee). Facciamo prima un passo indietro. Mentre Hitchcock ci mostra una scena che suggerisce e lascia immaginare qualcosa, Peele mostra e fa vedere. Noi è un film di genere horror, thriller del 2019, diretto da Jordan Peele, con Lupita Nyong'o e Winston Duke. Il loro desiderio di condurre una “vita più umana” aumenta, andando di pari passo con la rabbia, il rancore e l’invidia. D’altronde il titolo, tradotto, vuol dire appunto Noi. Copyright © 2020 - Cinematographe.it - Vietata la riproduzione, - Ultimo aggiornamento: 29 Marzo 2019 18:37, Leggi anche: Noi: recensione dell’horror di Jordan Peele. Noi, spiegazione del film: il finale e altri misteri. Come non citare anche la traccia Pas des deux, di accompagnamento allo “scontro” finale impreziosito da un perfetto montaggio che ci mostra i passi di danza della piccola Adelaide grazie a dei flashback. hanno lavorato sul tema. Noi (Us) è il film protagonista di questa nostra recensione.Trattasi di un nuovo progetto che vede alla regia uno dei più acclamati astri nascenti della cinematografia mondiale, lo statunitense Jordan Peele.Quest’ultimo reduce da un 2018 a dir poco trionfale, visto proprio l’inatteso successo globale che ha riscontrato con Get Out, la sua pellicola d’esordio. In fondo, però, in Noi non è questa la cosa fondamentale: il film si concentra sulle vite delle copie, non sul loro concepimento. Film (2019). Parallelamente a questo però esiste un’ altra esistenza invisibile alla gente comune. È per natura una tonalità drammatica in grado di enfatizzare le emozioni in scena e di attrarre, da un punto di vista puramente visivo, l’attenzione dello spettatore. Le espressioni facciali sono l’essenza delle pellicole di Jordan Pelee, catalizzano la paura del film. Non vogliamo dilungarci eccessivamente sugli aspetti tecnici di questa pellicola, che comunque meritano una breve menzione. Come era avvenuto anche con la famiglia di Rose in Scappa – Get Out, anche in Noi ci sono una serie d’indizi disseminati per tutto il film che anticipano la rivelazione finale. Il secondo film da regista di Peele – che aveva debuttato dietro la macchina da presa con l’acclamato Scappa – Get Out – è nei nostri cinema dal 4 aprile, ma ha già ricevuto una schiera di recensioni positive che lasciano intendere quanto il film meriti di essere visto, senza se e senza ma. Tutti i dettagli che hanno stregato i fan! Un film che insinua più dubbi che verità, più domande che risposte, che fa pensare e riconsiderare sempre il tutto. Lo stesso discorso vale anche per quei sadici e malvagi ghigni sul volto dei doppelgangher. Nella fila erano presenti celebrità come Michael Jackson, Michael J. Del resto le navicelle di Arrival non possono non farci tornare alla mente il monolito nero. Per quasi tutto il film ci mostra infatti due personaggi che non sono realmente quello che sembrano essere. Questo è il biglietto da visita di mr. Jordan Pelee, che cerca di bissare il successo del suo primo film con il nuovo Noi (Us), appartenente sempre allo stesso genere. "Noi" è un film horror molto particolare, ironico, politico, inquietante. Si provvederà alla rimozione delle immagini nel più breve tempo possibile. Come in Scappa – Get Out ci ha profondamente colpito l’espressività di quei primi piani con quei volti paralizzati dalla paura o pervasi da un sorriso malvagio. L'eleganza e verità di questo "Noi siamo infinito" stanno tutte dentro la mancanza di pretesti della sceneggiatura, l'entusiasmo e la brillantezza dei suoi attori, la purezza dello slice of life. Ci riferiamo in particolar modo ad alcune inquadrature nel parco giochi, come quelle sulla piccola Adelaide che scende e cammina lungo la spiaggia. Durata 116 min. Il più grande è probabilmente il modo di parlare delle due donne che cambia continuamente durante il film. Partiamo con il dire che Us è un film molto più pretenzioso rispetto a Scappa – Get Out sotto diversi punti di vista. La la land e i bellissimi vestiti di Emma Stone. Che ne Sarà di Noi. Recensione. Una condanna all’egoismo e alla cecità di chi possiede tutto nella vita. Alla fine di Noi, Sosia uccide Adelaide dopo uno scontro violento e la soffoca (proprio come aveva fatto nella sala degli specchi) e fugge con la sua famiglia, finalmente convinta di essersi guadagnata il suo posto nel mondo. Qui avviene una battaglia all’ultimo sangue tra le due donne, dalla quale esce vittoriosa l’Adelaide originale. Leggi su Sky TG24 l'articolo Noi (Us): la recensione del film horror di Jordan Peele con Lupita Nyong'o Arriva al cinema dal 4 aprile, il nuovo film di Jordan Peele, il regista di Scappa - Get Out. Posted by Carlo Affatigato. In base a questo tipo di lettura Us è un film che vede il peggior nemico in noi stessi e non nel diverso. Al… Parallelamente a questo però esiste un’ altra esistenza invisibile alla gente comune. È un modo di criticare quei nostri pregiudizi superficiali basati troppo spesso sulle apparenze. Danza e lotta, passione e odio, il tutto si amalgama sulle note di un severo violoncello che scandisce i tempi ed i ritmi di questa breve ma intensa sequenza narrativa. Il doppelganger è una copia dello stesso individuo, generalmente malvagia. Rimangono particolarmente impressi alcuni primi piani su volti estremamente espressivi, come quando la telecamera di Pelee indugia su quegli occhi bianchi spalancati dalla paura che contrastano magnificamente con il colore della pelle. Ricevi novità, recensioni e news su Film, Serie TV e Fiction. Jordan Peele è un attore, regista, sceneggiatore e produttore statunitense, diventato noto ai più per il suo rivoluzionario Scappa – Get out (2016), horror profondamente innovativo, primo film della trilogia del pianto, candidato a ben cinque premi oscar e vincitore come miglior sceneggiatura non originale. Si allontana ed entra nella casa degli specchi. Lanciato da una tagline fulminante e a suo modo geniale (“c’è un motivo per cui non hai mai visto Antrum: se l’avessi fatto, saresti morto“), Antrum (un mockumentary del 2018 della Else Films) prefigura l’idea stessa del film maledetto, la classica fissazione da cinefili incalliti, alla perenne ricerca di pseudo-snuff introvabili, inediti o tanto cruenti da essere messi al bando. Jordan Peele sperimenta ed osa molto anche in questo caso scegliendo per alcune sequenze delle tracce audio che poco hanno a che vedere con il genere horror ma che si sposano in maniera eccellente con le scene su cui sono riprodotte. Ogni copia è connessa con il suo originale in superficie con un legame quasi psichico e ricrea in maniera meticolosa ogni aspetto della sua vita. Nelle sale dal 4 aprile 2019 Mentre cerca di uscirne, viene sorpresa da quella che sembra la sua sosia perfetta la sua ombra. Le colonne sonore sono un altro dei punti di forza di Noi. Un film che nella sua parte finale ci rivela come l'amore vero possa nascere da eventi imprevisti e tragici Secondo la spiegazione che fornisce a un certo punto l’Adelaide “rossa”, sono degli esperimenti governativi con lo scopo di controllare la popolazione come fossero marionette e sono stati rinchiusi nel labirinto di tunnel e gallerie che abita il sottosuolo americano. Il film si apre con la ragazzina nel 1986 che guarda la TV. Una delle cose che più ci ha entusiasmato del suo modo di girare un horror è ricorrere il meno possibile ai jumpscares. C’è un chiaro riferimento al sogno americano ed alle disparità sociali in termini anche di fortune, destini ed ingiustizie. A volte la scena evolve in maniera così repentina che lo spettatore rimane spaesato, come quando nel bel mezzo di normali dialoghi succede un qualcosa di inaspettato. Come in 2001-Odissea nello spazio avviene l’incontro con una razza superiore che guida l’uomo nello stadio successivo della sua evoluzione. Facciamo ordine e partiamo proprio con l’essenza del film, il tema del doppio. Noi è da vedersi allora come una grande metafora sulla lotta e disparità di classe. Adelaide, ossessionata da un incontro molto simile avvenuto durante la sua infanzia nel 1986, cerca di mettere in salvo la sua famiglia, mentre scoprono che tutto il Paese è invaso da Doppelgänger assetati di sangue. Forse questo è il tipo di horror che stavamo tutti aspettando, anche se sono in molti a non averlo ancora apprezzato. Con Lupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss. Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Il teatro della paura di Pelee è arricchito ulteriormente da silhouette nere, suoni gutturali e movimenti animaleschi. Il versetto della Bibbia in questione dice: “Perciò, così parla l’Eterno: Ecco, io faccio venir su loro una calamità, alla quale non potranno sfuggire. La storia lascia libere interpretazioni a vari aspetti della trama, aspetto intenzionalmente voluto dallo stesso Pelee. Per chi ancora non l’avesse fatto vi invitiamo ad andare a recuperare subito la nostra recensione. Questo è cinema. Thriller, USA, 2019. La sceneggiatura che sta alla base della storia è nata dal racconto Memento Mori , scritto dal fratello del regista e pubblicato solo successivamente all’uscita del film. Dopo lo scambio la copia ha assunto l’identità dell’originale iniziando a vivere normalmente in superficie. Il suo piano è stato costruito sulla base delle ultime cose che ricordava del mondo esterno: in questo caso Hands Across America. Noi Us recensione film horror Jordan Peele Lupita Nyong'o Winston Duke doppio doppelganger tethered critica significato spiegazione Ora sappiamo che il timore di Sosia (al suo ritorno a Santa Cruz) era il confronto con quello che aveva fatto, con le sue origini. Secondo la psicologia moderna, il nostro lato oscuro, la nostra ombra, è parte integrante della nostra personalità. Eppure, come già accennato, nei momenti finali di Noi scopriamo che lo scambio era già avvenuto e che l’Adelaide rossa non voleva altro che riprendersi la sua vita. Noi siamo americani. I campi obbligatori sono contrassegnati *. Per tutto il film crediamo che questo momento abbia segnato profondamente Adelaide: il loro incontro è ciò che ha scatenato la sua copia convincendola a tornare, un giorno, per prendere il suo posto. che non è poco) c’è spazio anche per diverse chiavi di lettura. D’altro canto Adelaide sembra essere l’unica degli invasori in grado di parlare (sebbene lo faccia a fatica probabilmente a causa del trauma alla gola subito a causa di Sosia), dettaglio che diventa sempre più importante con il proseguire del film. L’involucro fantascientifico contiene le traiettorie dell’uomo, del suo passato e del suo destino. L’unico a capire la strana natura della madre è Jason, che aveva assistito ai versi inconsulti di Sosia mentre uccideva Adelaide. Non sappiamo in quale modo le connessioni siano state create, così come dobbiamo immaginare gran parte delle logiche del film (come il fatto che le copie diano vita a figli che siano a loro volta copie, per esempio). Noi racconta la storia della famiglia Wilson – Adelaide (Lupita Nyong’o), Gabe (Winston Duke), Zora (Shahadi Wright Joseph) e Jason (Evan Alex) – che si trova in vacanza a Santa Cruz. Us conferma tutto quello che di buono c’è stato in Scappa – Get Out, osando ancora un qualcosa in più. Ci viene in mente, in particolare, una delle sequenze finali del film; la telecamera è posizionata molto vicino al volto del doppelgangher di Adelaide che, occupando buona parte del frame come primo piano, fa da quinta al suo alter ego, visibile fuori fuoco sullo sfondo. NOI regia di Jordan Peele con Lupita Nyong'o, Winston Duke, Elisabeth Moss, Anna Diop, Kara Hayward, Tim Heidecker, Yahya Abdul-Mateen II, Evan Alex, Emile Alex, Shahadi Wright-Joseph, Cali Sheldon, Noelle Sheldon, Duke Nicholson, FilmScoop.it vota e commenta film al cinema Noi ci racconta infatti anche di una realtà sotterranea dove la gente vive prigioniera e sofferente; gli abitanti di questo “universo nascosto” vorrebbero godere delle stesse fortune e ricchezze altrui. Adelaide, d’altro canto, ha sofferto profondamente nel venire costretta nel sottosuolo. Noi ci racconta infatti anche di una realtà sotterranea dove la gente vive prigioniera e sofferente; gli abitanti di questo “universo nascosto” vorrebbero godere delle stesse fortune e ricchezze altrui. Film thriller da vedere: i titoli da non perdere assolutamente! Ma la storia è anche una sorta di allegoria sulle disparità sociali e sulla lotta di classe. Le lacrime che bagnano ciglia e viso danno ancora maggior emotività e drammaticità alla scena. Non è un caso che il regista statunitense abbia scelto di munire i “cloni malvagi” con delle forbici. Fox, Katheleen Turner e persino il Presidente Reagan. Avvisiamo inoltre i nostri lettori che nell’articolo sono ovviamente presenti spoiler e che, a prescindere da questo, consigliamo la lettura a chi abbia già visto il film in modo tale da apprezzare meglio le nostre personali riflessioni. Sicuramente si tratta di uno dei difetti della pellicola di J. Peele.